Descrizione progetto

bio orto

I vasti terreni perimetrali della scuola si prestano alla realizzazione di un orto biologico perché non vengono mai trattati con sostanze chimiche, ma solo con falciatura meccanica. Da qui l’idea di realizzare un orto didattico quale luogo di comunicazione, integrazione ed interazione. Un tale spazio protetto permette lo sviluppo e la sperimentazione di tutte le abilità che la persona possiede ed anche la maturazione affettiva e relazionale, soprattutto nei soggetti con difficoltà. Si vuole, come nell’ orto di un condominio, attribuire un lotto di terra ad ogni indirizzo di studio. Ogni classe dovrà curare l’orto assegnato al proprio indirizzo, seguendo regole comuni quale la coltura con metodo biologico.

 Il progetto mira a coinvolgere tutti i ragazzi e in particolar modo gli alunni disabili e quelli problematici, quindi un progetto di classe, gestito dall’intero consiglio di classe, il quale farà riferimento all’insegnante di sostegno. Poiché per alunni in difficoltà non si può prevedere solamente l’acquisizione di conoscenze e la partecipazione alla vita e alle attività della classe, come si richiede agli altri, occorre predisporre percorsi che abbiano come finalità l’acquisizione di professionalità e/o competenze al massimo livello consentito dalla disabilità al fine di facilitare l’integrazione sociale e lavorativa.

L’attività di questo progetto ha come finalità quello di favorire il potenziamento dell’autonomia e lavorare in campi aperti, o comunque svolgere attività di questo genere, diventa occasione di maturazione complessiva in grado di potenziare le capacità residue e, al tempo stesso, rendere capaci di sapere, saper fare e quindi saper essere, migliorando il proprio livello di autostima. Inoltre lo strumento della cura di un orto potrebbe diventare un vero e proprio progetto di vita.

L’orto mira al coinvolgimento di tutti gli insegnanti per un fine comune, i quali potranno apportare attraverso progetti collegati innovazione e sperimentazione. Molte potrebbero essere le idee di interdisciplinarietà, la progettazione di un sistema centralizzato di irrigazione che coinvolgerebbe i ragazzi del settore manutenzione, la progettazione per la realizzazione di attrezzature che agevolino il lavoro dell’agricoltore e la manutenzione delle stesse che coinvolgerebbe i ragazzi del settore meccanica, la progettazione per l’analisi dei costi della filiera produttiva che coinvolgerebbe i ragazzi del settore economico, la progettazione di spaventapasseri che coinvolgerebbe i ragazzi del settore moda, ecc.

Finalità

  • promozione dell'integrazione tra tutti gli alunni partecipanti;
  • far acquisire agli alunni competenze e abilità spendibili nel mondo del lavoro;
  • creare una rete di collegamento con alcune scuole superiori di secondo grado della provincia e associazioni presenti nel territorio con il nostro istituto, al fine di crescere e collaborare insieme;
  • creare un orto in cui coltivare diverse varietà di piante, gestito dai docenti interessati e che affiancano i ragazzi disabili presenti nel nostro istituto;
  • far conoscere e saper utilizzare metodi di produzione sani e non dannosi per l’ambiente avvicinando gli allievi al consumo di prodotti biologici a chilometro zero;
  • stimolare i rapporti intergenerazionali e interculturali, far conoscere la tradizione contadina in ambito agricolo ed enogastronomico, relativo alle diverse etnie presenti in Istituto.

Obiettivi Generali

  • l’orto didattico vuole essere un contesto protetto che avvicina tutti i ragazzi alle piante e ai cicli naturali di crescita, in un ambiente dove la concretezza del fare è sovrana e s'impara solo sperimentando;
  • creare attività attraverso le quali gli alunni verranno stimolati ad utilizzare i propri sensi per mettersi in contatto con la natura e sviluppare o potenziare abilità diverse, quali l'esplorazione, l'osservazione e la manipolazione;
  • acquisire competenze e abilità spendibili in un futuro inserimento lavorativo;
  • far conoscere alle realtà scolastiche e al territorio, le nostre attività;
  • favorire il lavoro come strumento di costruzione di processi di socializzazione, integrazione e scambio;
  • far conoscere ai ragazzi quali sono gli alimenti più indicati per una giusta e corretta alimentazione, quindi crescita, ed una maggiore presa di coscienza concernente gli sprechi ed altre problematiche correlate.
  • favorire il recupero del benessere psico-fisico attraverso l’attività manuale quale strumento rilassante in particolare  per i ragazzi iperattivi;
  • lavorare a livello interdisciplinare coinvolgendo ed includendo più alunni e più indirizzi in collaborazione tra loro;
  • favorire il senso di responsabilità nel prendersi cura di organismi viventi in un ambiente salubre.
  • aiutare a vincere l'isolamento e il senso di inutilità personale;
  • incentivare l’autostima e la motivazione dell’allievo attraverso l’osservazione del processo di crescita delle piante di cui è fautore, e la raccolta dei frutti del suo lavoro;
  • stimolare negli allievi sentimenti di generosità e altruismo dalla riflessione sulla gratuità della natura.

Obiettivi trasversali

  • favorire l’integrazione tra sistema scolastico e sistema lavorativo.
  • sapersi adattare al nuovo contesto di lavoro.
  • partecipare con senso di responsabilità ad un progetto comune.
  • sviluppare adeguate abilità relazionali con il personale dell’ambiente di lavoro e con i compagni di scuola.
  • sapersi intrattenere educatamente con i soggetti esterni.
  • saper pianificare le attività della giornata lavorativa.
  • saper gestire le attività programmate.
  • conoscere le norme di base concernenti la sicurezza sul lavoro.
  • formazione, sviluppo e potenziamento delle competenze connesse al concetto di: tempo, spazio e logicità, attraverso laboratori e attività pratiche.
  • approfondire tematiche legate al ciclo biologico, alla stagionalità delle verdure, alla cura dell’orto.

Durata del progetto: intero anno scolastico: da settembre a giugno.

Istituzioni da coinvolgere: scuole superiori – enti del territorio: università di agraria, provincia di Venezia, comune di Venezia, corpo forestale, coldiretti e consorzi/associazioni agrarie.

Metodologie: attività pratiche in campo aperto e teoriche in aula con i ragazzi diversamente abili e normodotati. Il lavoro verrà strutturato per favorire l'apprendimento e lo sviluppo di abilità nelle sfere: cognitiva, affettiva-relazionale, sociale e motoria. durante l’anno scolastico saranno organizzate uscite per visitare centri e aziende agricole, parchi ed altre aree d’interesse naturale.

Strumenti necessari:

  • per le attività pratiche in campo aperto: vanghe, rastrelli, zappe piccole/grandi, motozappa/mini trattore con aratro e fresa, piantatoi, cesoie, secchi, annaffiatoi, tubi manichette per irrigazione (min. 50 metri), telo biodegradabile per la pacciamatura, pompa irroratrice a spalla, mascerine protettive contro aerosol, rete di recinzione, tavole di legno, guanti da giardinaggio, legacci biodegradabili tubino, tutori, piantine da orto, piantine aromatiche, semenze, tuberi, compostiera, torba biologica, fertilizzante biologico, rame (massimo 6 kg/10.000 m2 ), insetti utili e antagonisti naturali di quelli dannosi alle specie agrarie.
  • per le attività teoriche in aula: lavagna interattiva multimediale, macchina fotografica, stampante a colori, videocamera, cartelloni, pennarelli e altro materiale di cancelleria.

modalità di documentazione: le ore curriculari dedicate al progetto verranno descritte e firmate dal docente sul registro elettronico di classe. le ore exstracurriculari dedicate al progetto verranno descritte e firmate dal docente su un apposito registro. l’attività si svolgerà in due giorni settimanali e l’orario verrà preventivamente stabilito.

modalità di pubblicizzazione: l’illustrazione delle attività svolte attraverso materiali foto/video saranno presentate durante le giornate dedicate all’orientamento e pubblicate sul sito della scuola.

attività: preparazione del terreno, preparazione del compost, scelta della varietà da coltivare, messa a dimora delle piantine, loro cura fino alla raccolta dei prodotti, organizzazione del mercatino interno per la raccolta di fondi da destinarsi all’autofinanziamento, organizzazione di incontri di carattere informativo con esperti del settore agricolo ed enti sia pubblici che privati.

Le fasi del progetto:

  1. perimetrazione e recinzione dell’area adibita ad orto;
  2. preparazione e dissodamento del terreno attraverso lavorazione manuale o meccanica (aratura, fresatura, baulatura);
  3. preparazione di gombine;
  4. scelta delle specie da coltivare a seconda delle esigenze stagionali;
  5. predisposizione di un impianto di irrigazione;
  6. messa a dimora delle piantine;
  7. sistemazione di tutori e sostegni;
  8. pulizia e cura da erbe infestanti e lotta integrata a parassiti;
  9. raccolta dei prodotti e sistemazione in appositi contenitori;
  10. organizzazione del mercatino interno.